Milano, quartieri ricchi e per ricchi: aumenti vertiginosi al metro quadro

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Milano News – Anche se non si direbbe, riuscire a procurarsi una bella casetta nel verde al centro di Milano, non è impossibile, basta avere un budget di appena 20 milioni di euro e ci si può ritagliare un angolino da 1.500 metri quadri con giardino nella zona di Corso Magenta.

Questa è stata la vendita record più alta per la prima parte del 2021, da quanto emerge dall’aggiornamento pubblicato dall’Osservatorio delle Residenze Esclusive di Tirelli&Partners per la città di Milano.

Un gradino più in basso ma pur sempre con brillanti risultati, fa la sua comparsa a 480 metri quadri, un appartamento su Corso Venezia con un prezzo di vendita di 6.450.000 euro e un altro spazio in zona Magenta che è stato ceduto per appena 4.850.000 ma si trattava di una casa con qualche bisogno di riqualificazione, quindi l’investimento in prospettiva.

La situazione degli appartamenti luxury a Milano

Ovviamente quelle dell’introduzione sono cifre stratosferiche, tuttavia danno una certa visione dell’andamento delle zone di lusso in città e le tendenze di un settore che si è decisamente trasformato in qualcosa di più di semplice voglie di una residenza nel prestigioso Capoluogo Lombardo.

L’osservatorio si è occupato esclusivamente degli immobili di pregio e nelle zone più esclusive in città, cioè Corso Venezia, Magenta, Brera, Centro storico e il Quadrilatero. Come regola generale, il prezzo deve superare 1.000.000 euro e il valore al metro quadro deve essere superiore ai 7000 euro.

Nel Quadrilatero della Moda, a vincere, sono gli immobili ristrutturati, che hanno un prezzo medio a metro quadro di 15.192 euro, che però può toccare i 25.000 euro, con un settore che vede quasi esclusivamente protagoniste le offerte storiche e le residenze ormai consolidate e in realtà pochissimo nuovo.

Questo anche perché la zona ad alta urbanizzazione non è in grado di supportare investimenti di questo tipo, quindi si punta principalmente su ciò che è già presente, cercando di far impennare il valore netto.

Quello dell’extra lusso è un mercato quantomeno peculiare, con un andamento dei prezzi che segue scale differenti rispetto a tutti gli altri settori in città, anche perché le residenze storiche hanno dalla loro decenni, se non secoli, di accumulo del valore.

Volendo usare un metodo più crudo e non del tutto corretto, si può stimare una crescita dello 0,30% per questo comparto rispetto alla fine dell’anno scorso, tenendo di conto che il tutto va rivisto in una chiave finanziaria e non tanto abitativa, perché molto spesso le residenze di lusso non saranno mai destinate a diventare vere abitazioni, ma fanno parte di processi d’investimento e di inserimento di holding e società di capitali nel tessuto milanese.

Spesso gli immobili sono al centro di trattative molto complesse, che si risolvono in modi differenti rispetto a quelle per le abitazioni di fascia più bassa e che a volte non comprendono se non marginalmente i parametri che ci aspetterebbe in un contratto meramente immobiliare.

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Un settore di speculazione immobiliare che traina gli altri

La percentuale di immobili extra lusso che è passata in mano a nuovi proprietari è aumentata al 25,6%, con parametri differenti dal settore ordinario. Si tratta di un ambito che vede una certa tensione tra una maggiore disponibilità di liquidità e proposte non sempre all’altezza dei desideri degli acquirenti.

C’è un forte un turnover speculativo per certe residenze, che le ha viste passare di mano, in meno di un mese in alcuni casi, più volte negli ultimi anni, mentre ci sono elementi in stallo come i piani terra difficili da cedere, quando i venditori hanno richieste esose e gli acquirenti dei progetti da realizzare.

A parte i casi speciali, in media servono 2 anni per la vendita di un immobile di lusso e molto spesso le tempistiche sono legate non tanto all’effettiva condizione, ma quanto al sospetto da parte dell’acquirente, che sia un immobile di fascia alta e fermo da tempo, sicuramente non rispetta le aspettative suggerite dal prezzo.

Le trattative in media vedono oscillazioni del 5,4%, del valore, cifre comunque considerevoli, ma c’è anche da dire che in molti casi non esistono proprio, perché si tratta spesso di investimenti che vengono aperti e chiusi in tempi incredibilmente brevi e che servono fondamentalmente solo come strumento finanziario.

I quartieri ricchi di Milano al centro della finanza

Il mercato dell’extra lusso nel centro di Milano quindi, continua ad essere un punto attrattivo importante per capitali da investire e una vetrina che viene a tutt’ora considerata seriamente da molti grandi investitori come un passaggio fondamentale per inserirsi all’interno di un ambiente, spesso molto turbolento.

Sono molti decenni che gli investimenti su Milano e sulle sue zone più prestigiose rendono molto interessante affacciarsi sulla capitale lombarda, anche soltanto per far sapere che si vuol entrare a far parte dei grandi numeri e della cerchia delle realtà che pesano maggiormente sull’economia e sull’indotto e non solo per godersi la vista sui viali.