Trend immobiliare e grandi città: gli immobili di lusso a Milano
L’Italia ha il pregio di vantare scorci di eccezionale valore paesaggistico. Ciò la rende il terreno ideale per la costruzione di immobili, dislocati lungo la penisola cercando di mantenere intatto l’aspetto naturalistico dei singoli territori.
Entro i confini italiani, in particolare, è presente un numero non indifferente di appartamenti lussuosi, contraddistinti da un certo valore architettonico e localizzati in aree particolari e caratterizzate da una notevole importanza culturale.
Non è un caso che, da questo punto di vista, la Toscana sia considerata meta prediletta da parte di acquirenti stranieri, consci della bellezza dei paesaggi che colorano la regione, dalla Versilia alla Maremma.
Tuttavia, le grandi città italiane non sono da meno. Milano, Roma e Venezia sono ricche di opportunità immobiliari legate al mondo del lusso, con appartamenti, ville e dimore che sorgono entro i confini comunali in aree urbanistiche di notevole pregio.
Milano e il lusso: uno sguardo alla situazione immobiliare del 2018
Per uno sguardo più approfondito sulla situazione milanese, con riguardo per il settore del lusso, è impossibile non considerare il Rapporto Santandrea prodotto per il 2018.
All’interno del report figurano alcuni dei trend prevalenti relativi al mercato immobiliare di Milano.
Benché faccia riferimento a una situazione del passato, il Rapporto Santandrea, realizzato in collaborazione tra l’Ufficio Studio Gabetti e Santandrea Luxury Houses, quest’ultima attiva nell’ambito dell’intermediazione degli immobili di pregio, è utile per “leggere” nel dettaglio le tendenze milanesi, facendo emergere le varie differenze con la situazione attuale.
Nel 2018, in particolare, con riferimento al secondo semestre, Milano ha registrato incrementi non indifferenti nella compravendita di immobili di lusso. Discorso differente per gli affari di locazione, segmento meno “vivace” rispetto alla compravendita pura.
Venendo ai dettagli, nel 2018 Milano ha fatto registrare il maggior numero di affari di compravendita per immobili nel centro storico, in zona Brera e in zona Indipendenza.
Gli immobili di lusso maggiormente richiesti, in particolare, sono stati quelli ristrutturati, nonché di nuova concezione, con un numero di posti letto pari a 3, metratura compresa tra 180 e 230 metri quadri e posto auto – senza trascurare il terrazzo, un must negli immobili di pregio.
Il discorso può essere traslato anche agli immobili di locazione, benché le richieste, in questi casi, si siano concentrate anche su Magenta (immancabili, ovviamente, il centro storico e zona Brera). Tuttavia, le dimensioni degli immobili sono diminuite, passando al range 80-180 metri quadri, mentre è generalmente scomparsa la richiesta del terrazzo.
Il cambio di rotta provocato dalla pandemia
Quanto riportato in precedenza fa riferimento alla situazione milanese relativa al 2018. Le cose stanno ancora così? Non proprio.
Ad aver determinato un’inversione di tendenza, nel mercato immobiliare del lusso, è l’emergenza pandemica, i cui effetti non hanno tardato a ravvisarsi anche nel settore citato.
Se un tempo gli acquirenti andavano alla ricerca di una certa tipologia di immobili, il Covid non ha fatto che modificare piani e prospettive di acquisto.
In passato, in epoca pre-pandemia, si tendeva ad acquistare appartamenti caratterizzati da spazi ristretti, che calzassero alla perfezione alla vita mondana. Oggi, però, la situazione è mutata profondamente: compratori italiani e stranieri ricercano immobili dagli spazi ampi, nei quali figurino aree verdi e ariose. Una casualità? Tutt’altro.
Le restrizioni imposte dai lockdown ci hanno costretto al confinamento tra le mura domestiche, con il risultato che, praticamente da un giorno all’altro, impiegati e operatori di ufficio si sono ritrovati a lavorare a distanza in modalità smart working.
La conseguenza più rilevante del cambio di rotta è coincisa con la necessità, da parte di dipendenti e liberi professionisti, di poter operare in spazi più ampi, aperti, ben distanti dalle dimensioni contenute degli appartamenti più ristretti.
I dati economici relativi all’immobiliare di lusso
Da questo punto di vista, il caso di Milano è emblematico. Stando al report prodotto da Engel & Völkers, in collaborazione con Nomisma, nel capoluogo lombardo si è assistito a una flessione dei canoni di locazione; il calo potrà essere invertito con la lenta ripresa del turismo, nonché con la completa riapertura delle università, da sempre un fattore rilevante in materia di locazione di spazi immobiliari.
Venendo ai dati economici, il primo semestre del 2020 ha fatto segnare una relativa tenuta delle varie quotazioni di acquisto.
Per quanto riguarda gli immobili ristrutturati, ad esempio, i prezzi medi si aggirano tra gli 8.000 e i 15.000 euro al metro quadro; discorso differente per gli immobili da ristrutturare, i cui prezzi si attestano tra i 6.000 e i 9.500 euro al metro quadro.
Le zone più richieste sono il Quadrilatero e Brera, con quotazioni che toccano i 18.000 euro al metro quadro. Di poco inferiori i prezzi in San Babila, dove gli immobili arrivano a quota 17.000 euro al metro quadro, mentre in City Life si registra un range tra poco meno di 7.000 e gli 11.000 euro al metro quadro.