Milano, divieto in Area B anche agli Euro5: è polemica

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News Milano Dal 1° ottobre 2022 gli Euro 5 non potranno più accedere all’Area B. I veicoli già coinvolti nelle restrizioni in Area B erano i veicoli a benzina, che rientrano nella categoria Euro 1, e quelli diesel fino agli Euro 3 ai quali, già pre-pandemia, era previsto che si andassero ad aggiungere gli Euro 4 e i veicoli a benzina Euro 2. Infine, hanno deciso di inserire all’interno del piano i più recenti Euro 5. Si calcola che il numero dei brianzoli coinvolti nell’intera manovra siano intorno ai 106 mila.

Secondo i dati ACI, nel solo Comune di Milano, sono 48.396 le automobili Euro 5 che saranno messe al bando. Scatta la polemica dei cittadini che si troveranno tagliati fuori dall’Area B, gli stessi cittadini ai quali furono vendute le Euro 5 come automobili meno inquinanti e, per questo, rassicurati sull’acquisto. In questa categoria rientrano tutte le automobili prodotte dal 2011 al 2015 ed alcune prodotte a partire dal 2009. Questo significa che anche auto di soli 7 anni saranno tagliate fuori dalla circolazione in Area B.

Divieto agli Euro5 in Area B: le conseguenze secondo ACI e Lega

ACI chiede la proroga di almeno un anno sostenendo che i cittadini di Milano e dintorni non siano stati informati in maniera chiara ed esaustiva in merito ai cambiamenti che coinvolgono la circolazione degli Euro 5 nell’Area B e che non sia stato dato loro il tempo di organizzarsi o adeguarsi alla nuova normativa.

A sostegno della tesi le numerose telefonate che gli stessi cittadini hanno rivolto all’ACI. Queste le parole del Presidente di ACI Milano: “Un anno di moratoria sui nuovi divieti che dal 1° ottobre riguarderanno l’Area B, si vada oltre a una richiesta ideologica o di parte. Fermare tutto per un anno permetterebbe di rivalutare la situazione e anche di comunicare meglio le nuove restrizioni. Sono infatti convinto, e lo evidenziano anche le telefonate che riceviamo ai nostri centralini dagli automobilisti, che in molti non siano consapevoli di cosa accadrà dal 1° ottobre. E inizieranno a fioccare le multe, con un’ulteriore beffa per i cittadini“.

Ad opporsi all’Area B anche la Lega che teme le ripercussioni che andranno a gravare sulle attività di Milano, in un momento in cui, di base, la crisi economica ed energetica mette in grave difficoltà l’economia nazionale.

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Divieto agli Euro5 in Area B: possibili soluzioni per i cittadini

Una delle soluzioni messe a disposizione per permettere l’accesso in Area B agli Euro 5 riguarda l’installazione sui veicoli di una scatola nera utilizzata per il conteggio chilometrico, la Move In, soluzione già utilizzata per le automobili a benzina Euro 2 e le diesel Euro 4, messe al bando dal 1° ottobre 2022.

La Move In permette ai cittadini di accedere in Area B senza le limitazioni orarie e giornaliere previste ma per un chilometraggio massimo e annuale che, nel caso degli Euro 5, è ancora da stabilire. Manovra insufficiente se si pensa al numero di automobili coinvolte.

È anche importante tenere presente che l’Area B a Milano è attiva dalle ore 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì, per il resto i veicoli possono circolare senza limitazioni. La Move In, invece, tiene in considerazione anche i chilometri percorsi al di fuori di quella fascia oraria venendo, quindi, penalizzati sugli spostamenti.

Un’altra soluzione prevede la sostituzione della propria auto inquinante con una a basso impatto ambientale. Sono, infatti, previste delle deroghe per chi ha sottoscritto un contratto di acquisto, leasing o noleggio a lungo termine. In questo caso, dopo aver compilato la specifica richiesta di deroga, gli automobilisti potranno continuare ad accedere all’Area B senza limitazioni fino alla consegna del nuovo veicolo. Questo permesso non potrà, però, andare oltre il 30 settembre 2023.

Per incentivare l’acquisto di un mezzo a basso impatto ambientale, il Comune di Milano ha disposto ai cittadini residenti un contributo a fronte della rottamazione della propria automobile inquinante. Una soluzione efficace ma, nonostante gli incentivi, sicuramente non alla portata di tutti, visto l’alto peso economico da sostenere per la sostituzione del veicolo.