Sospensione in vista per il nuovo San Siro

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Notizie Milano – Nel Piano Aria Clima, proposto nel 2019, il Comune di Milano aveva individuato 49 azioni con lo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico. Tra queste 49 azioni si sviluppano anche procedimenti riguardanti l’edilizia e gli appalti pubblici. Uno dei principali progetti che hanno fatto più parlare di sé riguarda proprio un immobile, ovvero lo stadio di San Siro, il cui progetto prevedeva l’abbattimento dello stabile e la successiva ricostruzione. Sempre nel 2019, infatti, Milan e Inter avevano depositato in Comune il primo studio di fattibilità per quello che sarebbe stato il nuovo stadio, ma, ad oggi, il progetto è ancora in fase di fermo – come il Piano Aria Clima d’altronde – per le diverse critiche che quest’ultimo ha suscitato da parte di molteplici associazioni, sigle, categorie, partiti, singoli cittadini e aziende.

Le critiche

Non è riuscito a scampare alle critiche dei residenti e delle associazioni ambientaliste nemmeno il progetto San Siro. Il suddetto progetto prevede, in sintesi, un nuovo impianto dedicato sia al calcio sia ad altri eventi ed un comparto plurivalente con funzioni sportive e museali, per un totale di 290mila metri quadrati di cui sono 99mila occupati effettivamente dal nuovo stadio. Quest’ultimo è stato definito dal comitato di residenti un progetto non sano in termini ambientali, perché prevede consumo di suolo ed alberi, produzione di rifiuti e polveri sottili e non risulta inclusivo, in quanto toglierebbe posti a sedere ed aumenterebbe i prezzi degli abbonamenti.

Dal 2019 – anno nel quale Milan e Inter avevano fornito la prima documentazione – ad oggi, quindi, il progetto ha avuto un percorso abbastanza travagliato. Le proposte sono state molte, ma le principali soluzioni pensate coinvolgono l’abbattimento della struttura e conseguente ricostruzione oppure la ristrutturazione dell’edificio già presente. Quest’ultima sembrerebbe la scelta più favorevole in termini ambientali, ma dopo il secondo studio di fattibilità, i due club – Milan e Inter – hanno dovuto riproporre nuovamente tutta la documentazione di due anni prima, da consegnare entro il 19 giugno scorso previa richiesta di proroga e la fine sembrerebbe ancora lontana. Gli attivisti del Coordinamento San Siro, tuttavia, non hanno ancora gettato la spugna e proseguono imperterriti a battersi contro il progetto proposto da Milan e Inter per sostituire l’impianto meneghino.

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Rinvio per il nuovo stadio San Siro

Sembrerebbe quindi che, nonostante la volontà del sindaco milanese di non fare marcia indietro, in vista si prospetti comunque una sospensione del progetto, come è già stato annunciato per quanto riguarda il Piano Aria Clima, il quale non verrà sicuramente approvato in questa consigliatura. Con la vicinanza di settembre e della campagna elettorale che limita le sedute del Consiglio alle emergenze, è chiaro che il piano non vedrà una risoluzione nel futuro prossimo, e lo stesso destino tocca al progetto San Siro.

Piano Aria Clima: ulteriori fermi e posticipi

Sono ormai due anni, infatti, che la Giunta Comunale milanese ha approvato le linee d’indirizzo per l’avvio del procedimento del Piano Aria Clima, ovvero progetto con lo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico e salvaguardare l’ambiente vista l’attuale situazione di emergenza climatica. Il suddetto Piano – come spiegato in modo dettagliato anche nella pagina dedicata presente nel sito del Comune di Milano – si propone di raggiungere tre macro-obiettivi, ovvero rientrare nei valori limite delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici come polveri sottili e ossidi di azoto (PM1o e NOx), ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030 e diventare una città Carbon Neutral entro il 2050 e contribuire a contenere l’aumento locale della temperatura entro i 2°C al 2050. Per raggiungere tali obiettivi, la Giunta Comunale ha articolato diverse linee guida da seguire – che sono racchiuse all’interno del Piano Aria e Clima – e che, in sintesi, costituiscono tutte quelle azioni atte a favorire e promuovere un modo di vivere equo, in salute, in sicurezza e di benessere per i cittadini.

Le principali accuse mosse verso l’operato della Giunta Comunale riguardano – secondo l’opinione di diverse associazioni ambientaliste – l’insufficienza degli interventi proposti dal Comune per far fronte all’emergenza ambientale sia per quanto riguarda le azioni che per gli investimenti proposti, in quanto ciò che il Comune ritiene di dover spendere non risulta, a loro dire, abbastanza. Per le associazioni ambientaliste è necessario agire in fretta e con molte più risorse finanziarie.