Lavori in corso su Corso Buenos Aires: cambia ancora per la ciclabile

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Notizie Milano – Nel mese di agosto inizieranno i lavori in Corso Buenos Aires finalizzati ad ampliare la dimensione della pista ciclabile, del marciapiede e della carreggiata dedicata al passaggio delle auto. Verrà quindi favorito il transito di biciclette, automobili e pedoni.

Lavori in corso su Corso Buenos Aires

Come era già stato preannunciato, la pista ciclabile di Corso Buenos Aires verrà estesa, e con essa anche i marciapiedi e la carreggiata dedicata al passaggio delle auto. Lo spazio necessario per l’ampliamento verrà ottenuto attraverso la rimozione dei parcheggi, i quali subiranno per forza di cose una riduzione in termini numerici. Aspetto, quest’ultimo, che non è stato accolto con entusiasmo dai commercianti del luogo.

La conferma è arrivata direttamente dal sindaco Giuseppe Sala, il quale ha dichiarato che “il sogno finale è una ciclabile dritta, quando si potranno eliminare i parcheggi sul corso come nei grandi viali europei”. L’obiettivo del sindaco è quindi molto chiaro, volto a favorire il transito, sia di bicilette che di auto, migliorando la viabilità dell’area circostante.

Lo scopo del progetto, visto in termini più ampi, è anche quello di creare una zona di passaggio per le bicilette, così da aumentare l’efficienza di tutta la ciclabile di Milano, elemento sul quale l’attuale Giunta sta fortemente scommettendo.

I cambiamenti su Corso Buenos Aires

La rimozione dei posti auto e i lavori di ampliamento previsti per Agosto riguarderanno il tratto tra piazza Oberdan e viale Tunisia, e la durata prevista è di circa un mese.

L’assessore alla mobilità Marco Granelli ha fornito alla stampa alcune indicazioni riguardo a come si andrà a configurare Corso Buenos Aires, in termini di metratura, una volta terminati i lavori: “Allargheremo i marciapiedi e a fianco ridisegneremo la ciclabile ampia 2,8 metri e protetta dai cordoli. Anche la corsia veicolare sarà più ampia per avere meno ingorghi. Per fare ciò, elimineremo la sosta, che rimarrà solo per taxi, alberghi, qualche moto; tutti posteggi, anche quelli per residenti, oltre ai carichi e scarichi, finiranno nelle vie laterali e nei nuovi box interrati, come in via Zarotto”

Lo stesso assessore Granelli ha affermato che il progetto porterà Corso Buenos Aires ad essere più frequentato di quanto lo fosse prima, soprattutto da ciclisti e pedoni che finalmente godranno di un maggiore spazio.

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La reazione dei commercianti di Milano

Come prevedibile, la reazione della maggior parte dei commercianti non si è fatta attendere e non è stata favorevole ai progetti annunciati dal sindaco Giuseppe Sala e dal resto dell’amministrazione comunale. La preoccupazione dei titolari delle attività commerciali presenti in Corso Buenos Aires è quella di subire una diminuzione della clientela causata dalla riduzione del numero dei parcheggi. E infatti, nonostante rimarranno disponibili le aree parcheggio presenti sulle vie parallele rispetto a Corso Buenos Aires, i commercianti temono che cittadini milanesi, influenzati dalla maggior difficoltà nel raggiungere i negozi presenti nell’area, cominceranno a frequentare attività situati in zone di Milano più accessibili.

Sul punto si è espresso in termini critici anche il segretario generale di Confcommercio Marco Barbieri, il quale, ha contestato il poco coinvolgimento da parte del Comune di Milano nei confronti dei negozianti nell’assunzione della decisione: “i negozianti devono essere coinvolti nelle decisioni: prima di investire nelle piste ciclabili, forse la priorità dovrebbe essere il potenziamento della rete elettrica”.

La posizione del Comune di Milano

Riguardo al possibile pregiudizio al commercio, temuto dai titolari di negozi e bar presenti in Corso Buenos Aires, il Comune di Milano non pare essere d’accordo, tantoché a mezzo dello stesso sindaco Giuseppe Sala fa sapere che, a ben vedere, progetti di questo tipo sono già stati adottati sia a Milano che in altre città europee, con risultati assolutamente positivi.

La zona diverrà infatti maggiormente vivibile per pedoni e ciclisti, favorendo il commercio. Allo stesso tempo, il problema dei parcheggi non sussisterebbe, poiché “le auto potranno parcheggiare nei posti auto nelle vie laterali, nei parcheggi sotterranei, ma soprattutto chi va a fare acquisti in Buenos Aires può andare in bici o in metropolitana, come stanno facendo oggi tanti milanesi. Un milanese su quattro che va in Buenos Aires ci va in bici e chi va in macchina ormai rappresenta la metà del flusso”.

Milano sulla scia delle maggiori città europee

Il progetto di ampliamento delle zone ciclabili nella città e di riduzione del traffico veicolare è da tempo un punto fermo nel programma della Giunta del Comune di Milano, la quale sta tentando di scalare la classifica delle città europee che vantano un maggior utilizzo della biciletta, come ad esempio le olandesi Utrecht e Amsterdam, o la capitale danese Copenaghen.

Al riguardo, è un indizio incoraggiante il fatto che tra le grandi città italiane Milano sia quella che prevale in termini di chilometraggio di piste ciclabili, vantando una lunghezza di circa 250km complessivi nonché un crescente servizio di bike-sharing. Sullo stesso tratto di ciclabile tra piazza Oberdan e viale Tunisia è stato calcolato che nel mese di maggio siano transitati circa novemila ciclisti al giorno.