Negli ultimi tempi il tennis italiano sta facendo scuola in tutto il mondo. Dal nostro paese stanno emergendo tantissimi talenti che stanno scalando le classifiche mondiali stilate dalla federazione internazionale di tennis. Parliamo ovviamente di Jannik Sinner, adesso numero uno al mondo e primo italiano nella storia di questo sport, ma anche Fabio Fognini, Matteo Arnaldi, Sara Errani, Jasmine Paolini e tanti altri. Uno sport che, contemporaneamente, sta attraendo tantissimi nuovi appassionati sia come giocatori in erba sia negli stadi come spettatori. Ma nel passato, anche recente, di questo sport l’Italia ha avuto diversi momenti d’oro che hanno sfornato grandi talenti che sono riusciti a competere a livello internazionale con i grandi campioni e le grandi campionesse di questo sport. Molti di questi provengono dalle regioni del Centro e del Nord Italia. E allora vogliamo allora prendere ad esempio due tennisti, un uomo e una donna, di due epoche differenti, che hanno quindi giocato due tipi di tennis diversi ma entrambi sono stati due campioni che si sono imposti nei più grandi tornei internazionali. Stiamo parlando di Fausto Gardini e Francesca Schiavone, entrambi milanesi ed entrambi protagonisti di alcune tra le pagine più belle della storia del tennis italiano.
Fausto Gardini
Negli anni ’50 Fausto Gardini è stato il più grande giocatore italiano di tennis, precursore della striscia vincente di Nicola Pietrangeli. Nato a Milano l’8 marzo 1930 è poi venuto a mancare a Forte dei Marmi nel 2008 ed ebbe due momenti di grande splendore sportivo. Il primo fino al 1955 quando divenne cinque volte campione italiano assoluto nel singolare, dal 1951 al 1955, e vinse gli Internazionali d’Italia nel 1955. Ma vincendo anche a Deauville nel 1950, a San Paolo nel 1951, e poi Barcellona, Montevideo, Rio de Janeiro, San Remo e Venezia nel 1954. Poi abbandonò la carriera per dedicarsi al suo lavoro e sposarsi e dedicarsi ai suoi figli. Poi tornò sui campi e fu di nuovo campione italiano assoluto nel 1961 e nel 1962, diventando capitano di Coppa Davis dal 1973 al 1975, anno in cui lasciò il posto a Nicola Pietrangeli e abbandonando definitivamente il tennis. Tecnicamente non era eccelso, questo è da dire, ma compensava la mancata eccellenza tecnica con un grande carattere che infiammava il pubblico ma anche lo rendeva imbattibile.
Francesca Schiavone
Passiamo dagli anni ’50 agli anni 2000 con Francesca Schiavone. Classe 1980 è diventata per la prima volta la migliore giocatrice italiana il 6 ottobre del 2003 fino ad arrivare alla posizione numero 4 del ranking internazionale nel 2011, la posizione più alta mai raggiunta da una tennista azzurra. Dotata di una grande tecnica per anni è stata tra le protagoniste dei maggiori tornei internazionali e spesso indicata tra le favorite da pronostici e quote sul tennis mondiale così come dagli esperti del settore. E il 2010 è stato l’anno che ha visto la migliore Schiavone sui campi da tennis, vincendo a Barcellona il suo terzo titolo WTA ma soprattutto trionfando al Roland Garros, diventando ancora la prima italiana nella storia a vincere uno Slam. Ancora un record lo conquista l’anno dopo agli Australian Open giungendo ai quarti e diventando la prima italiana, e ancora unica, ad aver raggiunto almeno i quarti in tutte e quattro le prove dello Slam. Ma la sua carriera è durata a lungo, come dimostrano le annate 2016 e 2017, a 37 anni, quando è riuscita a conquistare i tornei di Rio de Janeiro e di Bogotà. A 38 anni, nel 2018, alla fine degli Us Open, annunciò infine il suo ritiro ufficiale dai campi da tennis.