L’Italia del CT Luciano Spalletti arriva agli Europei di Germania da campione in carica, avendo trionfato nella precedente edizione, con il titolo sollevato nella cornice dello stadio Wembley contro l’Inghilterra. Nonostante questo però, gli Azzurri non si sono presentati da favoriti ai blocchi di partenza. Pesa senza dubbio l’aver mancato per la seconda volta consecutiva la qualificazione ai Mondiali, in questo caso il riferimento va al Qatar 2022. Spalletti è chiamato alla prima vera prova in una manifestazione internazionale, ma il ruolo di favoriti assoluti va di diritto a Inghilterra, Francia e Germania, la padrona di casa. Alla vigilia le quotazioni sulla vittoria agli Europei hanno indicato la rappresentativa guidata dal CT toscano come una delle possibili outsider della competizione. Va detto però che nemmeno nella precedente rassegna continentale l’Italia partiva da favorita, ma il gruppo guidato dall’ex CT Roberto Mancini ha saputo sovvertire i pronostici.
Parlando di gruppo azzurro, sono 26 i convocati da Spalletti, con alcune conferme e qualche novità rispetto alla vecchia formazione di Mancini. Ad essere particolarmente folto è però il gruppo composto dai giocatori dell’Inter, che ha trionfato nella Serie A da poco conclusa. Partendo dalla difesa, ben tre sono i giocatori nerazzurri scelti da Spalletti per Euro 2024: Alessandro Bastoni, Matteo Darmian e Federico Dimarco. Sarebbero potuti essere quattro se non fosse per il forfait dell’ultimo minuto di Francesco Acerbi: un infortunio lo ha costretto ai box, ragion per cui il tecnico toscano ha chiamato Federico Gatti dalla Juventus. Per quanto riguarda il centrocampo, i convocati del Biscione sono due: Nicolò Barella e Davide Frattesi, mentre il computo è a zero per quanto riguarda l’attacco. I nerazzurri infatti hanno come punte di diamante in Lautaro Martinez e Marcus Thuram, rispettivamente in forza all’Argentina e alla Francia.
Bastoni è stato il centrale titolare per la cavalcata di Simone Inzaghi e si candida ad essere il riferimento anche nello scacchiere del CT Spalletti. Il classe 1999 è specializzato nella difesa a tre, modulo classico adottato all’Inter e ha nel sinistro il suo piede preferito. Nonostante la giovane età, è ormai uno dei punti fermi dei nerazzurri, essendo in rosa dal 2017 e avendo un contratto in scadenza nel giugno del 2028.
Darmian, classe 1989, è l’interprete più duttile nello scacchiere difensivo perché in grado di ricoprire tutti i ruoli, anche se nasce come terzino destro. All’occorrenza può però spostarsi sul lato sinistro, oltre che accentrarsi e indossare i panni del difensore centrale.
Dimarco, classe 1997, è padrone incontrastato del lato sinistro del campo dell’Inter, collocazione che dovrebbe avere anche nello scacchiere di Spalletti. Il tecnico di Certaldo si avvale sistematicamente della spinta dei terzini nel suo modulo tattico e il giocatore interista è un vero specialista, capace tanto nei cross quanto negli inserimenti. Nasce come terzino sinistro ma molto spesso sale al ruolo di centrocampista di sinistra. Nella formazione nerazzurra, il 3-5-2, era spesso l’interprete più esterno della mediana a 5, con compiti di difesa e al contempo di spinta.
A centrocampo Barella è tra i leader indiscussi, in primis tra le fila dell’Inter ma si sta ritagliando sempre più spazio anche in nazionale, agendo nel ruolo di centrocampista centrale. Occasionalmente può essere avanzato al ruolo di trequartista. Il tiro da fuori rientra senza dubbio tra le sue migliori qualità. La stagione appena conclusa con la maglia dell’Inter può essere definita quella della sua consacrazione definitiva, i tifosi sperano si possa dire lo stesso dopo Euro 2024.
Infine, l’ultimo nerazzurro ad essere convocato dall’Italia è Frattesi. Il centrocampista ex Sassuolo non è tra i titolari inamovibili, tanto per Inzaghi quanto per Spalletti, ma può essere l’arma ideale a partita in corso. Il centrocampista è infatti abilissimo negli inserimenti, dimostrando una grande freddezza sottoporta.