Villa Invernizzi: rifugio dei fenicotteri rosa

Il giardino della Villa Invernizzi a Milano è diventato famoso per una ragione insolita: ospita una colonia di fenicotteri rosa, che furono portati lì dall’inventore di due celebri prodotti caseari, il formaggino “Mio” e l'”Invernizzina”. Grazie ai social network, questi bellissimi uccelli sono diventati una grande attrazione turistica, ma purtroppo il giardino non è aperto al pubblico. Tuttavia, ci si può affacciare attraverso le inferriate della cancellata per osservare i fenicotteri in tutta la loro eleganza e grazia.

Villa Invernizzi è situata al civico numero 32 di Corso Venezia, e si presenta con uno stile Novecento sobrio ed austero, senza attirare troppo l’attenzione. Dalla vicina Via Serbelloni, svoltando a sinistra in Via Cappuccini, ci si trova davanti ad un cancello che delimita la proprietà. Una volta entrati, il rumore del traffico scompare magicamente, poiché ci si trova nel Quadrilatero del Silenzio, un’area compresa tra Via Serbelloni, Via Mozart, Via Cappuccini e Via Vivaio.

Villa Invernizzi, così chiamata dal nome del suo proprietario, è famosa per il suo giardino segreto che rappresenta la sua principale attrazione. La villa è di proprietà privata e non è accessibile ai visitatori, tuttavia attraverso le inferriate e gli alberi che fanno da barriera, si può ammirare uno stagno con alcuni magnifici esemplari di fenicotteri rosa, provenienti dall’Africa e dal Cile. Fu il Cavalier Romeo Invernizzi, appassionato della natura e di questa particolare specie di uccelli, a creare un’ambientazione adeguata per ospitare i fenicotteri e osservarli dalla vetrata del suo studio.

Villa Invernizzi e i suoi fenicotteri rosa: un tesoro nascosto

Il giardino della Villa Invernizzi, dove vivono i fenicotteri rosa, è purtroppo chiuso al pubblico insieme alla villa stessa, e sono entrambi gestiti dalla Fondazione Invernizzi. Molti passanti sono curiosi di vedere questi uccelli e spesso si affacciano al cancello senza vergogna. Per osservare i fenicotteri, basta trovare un punto del cancello dove le siepi sono più rade e guardare attraverso le inferriate. Anche se non si può entrare, questa è comunque un’occasione unica per ammirare questi splendidi animali.

Dai formaggi ai fenicotteri: la storia di Romeo Invernizzi

Romeo Invernizzi è stato un imprenditore italiano che ha portato al successo l’azienda casearia di famiglia fondata dal padre Giuseppe, diventando noto anche per la sua passione per i fenicotteri. La storia dell’azienda Invernizzi è un esempio di imprenditoria familiare e intraprendenza, in quanto Romeo Invernizzi ha iniziato a lavorare nell’azienda già da bambino, con il compito di mungere le mucche e ha assunto la gestione dell’azienda con il cugino Remo solo dopo la morte del padre.

La vera genialità di Romeo Invernizzi è stata quella di creare un’agenzia pubblicitaria interna anziché affidarsi a pubblicitari esterni. Questa mossa gli ha permesso di creare personaggi e pubblicità che hanno ottenuto un enorme successo commerciale negli anni ’60 e ’70, come Susanna tutta panna, la mucca Carolina, Camillo il coccodrillo, il toro Annibale, e i gattini Geo e Gea.

Fondazione Invernizzi sostiene ricerca in Economia, Alimentazione e Medicina

Romeo Invernizzi, un imprenditore capace, ha trasformato la latteria di famiglia nella seconda azienda casearia più grande in Italia. Ha capito che sarebbe stato utile aprire un’agenzia pubblicitaria all’interno dell’azienda per gestire in modo indipendente la comunicazione. Da questa idea sono nati i personaggi di Susanna tutta panna, la mucca Carolina e il formaggino Mio.
Nonostante la scomparsa di Romeo Invernizzi e sua moglie, i fenicotteri rosa che vivono presso Villa Invernizzi sono ancora curati e nutriti con attenzione. Prima di morire, i coniugi avevano scritto una clausola nel loro testamento che obbligava la Società Invernizzi a proteggere la colonia di uccelli, e questo è stato rispettato.
La Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, che ha ricevuto l’intero patrimonio dei suoi fondatori, supporta progetti di ricerca nei campi dell’Economia, delle Scienze Alimentari e della Medicina e Chirurgia. La fondazione collabora con prestigiose università come l’Università Statale di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università Commerciale Luigi Bocconi.