Vaccino prioritario ai dipendenti ATM, l’impegno dell’azienda

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Notizie Milano – L’ATM, Azienda Trasporti Milanese, ha espresso la volontà di fornire il vaccino prioritario ai suoi dipendenti.
Pertanto, si contano circa 10 mila persone che potranno aderire alla campagna vaccinale il prima possibile.

I dirigenti dell’impresa intendono dare la priorità ai lavoratori che sono a contatto con il pubblico e per velocizzare le operazioni, saranno adibite ben 10 sedi, tra cui la Fondazione ATM e i principali depositi dei veicoli.

Tutti i luoghi verranno allestiti con sale di aspetto, sale mediche e personale qualificato proveniente dall’Ospedale San Raffaele pronto a iniettare le dosi contenenti gli anticorpi.

Dipendenti ATM con vaccino prioritario

Il direttore generale di Metropolitana Milanese Stefano Cetti e il direttore generale di ATM Arrigo Giana hanno reso pubblici gli strumenti di tutela della salute nei confronti del personale.
Per quanto concerne i dipendenti ATM, che attualmente stanno fornendo il 75% del servizio, Giana ha assicurato la distribuzione di tutti gli strumenti di protezione adatti a contrastare i contagi e a tenerli sotto controllo: basti pensare ai dispositivi per misurare la temperatura corporea e alla divisione delle squadre di lavoro in sale operative differenti.

Inoltre, il direttore dell’azienda di trasporti milanesi, al fine di tutelare al massimo il lavoro, ha dichiarato che tutti i dipendenti a tempo determinato verranno assunti a tempo indeterminato e che non si verificherà alcun licenziamento.

Il manager e i suoi collaboratori stanno già ragionando su come ripartire; per esempio, ad alcune risorse umane, verrà affidato il compito di mantenere alcuni standard a bordo dei veicoli e alla variazione degli orari, poiché i mezzi dovranno essere riempiti solo per metà della capienza.
Per ATM, la cassa integrazione è un’assoluta novità, in quanto non si è mai verificata nella storia dell’azienda. Perciò si è già messa in azione per applicare diverse forme di tutela.

Terminate le ferie arretrate, si ricorrerà a una banca ore per i dipendenti operativi e a un fondo di solidarietà bilaterale per quelli rimasti inattivi e per lo staff amministrativo.
In più, è stata attivata una polizza assicurativa per tutti i lavorativi, che ha lo scopo di coprire tutti gli eventuali danni causati dal Coronavirus come i riscontri negativi sulla salute e le spese mediche affrontate.

Statistiche contagi dipendenti ATM

Secondo le statistiche rese pubbliche dall’ATM, è emerso che il 7,7% dei suoi dipendenti che ha deciso di sottoporsi al test sierologico volontariamente, ha sviluppato gli anticorpi al Coronavirus. Di questi, il 35,2% ha affermato di non aver mai avvertito alcun sintomo riconducibile all’influenza.

La maggior parte di questa percentuale riguarda i conducenti dei mezzi di superficie rimasta operativa durante il primo periodo di emergenza sanitaria.
Tale ricerca è stata coordinata sia dall’Università Statale di Milano, sia dal Professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco. Quest’ultimo ha commentato che tali dati risultano similari a quelli riscontrati nei donatori di sangue del Policlinico di Milano, a cui è stato prelevato il sangue tra il 30 marzo e il 7 aprile 2020.

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Campagna vaccinale in Lombardia

Sebbene il Governo intenda vaccinare le persone in base alle fasce d’età, la Lombardia sceglie di dare la priorità ai lavoratori e il Governatore della Regione Attilio Fontana ha inoltrato una richiesta di deroga a favore delle imprese. Quest’ultima è stata supportata da un accordo tra Confapi e Confindustria Lombardia.

Ma per il momento, dato che vi sono ancora moltissimi anziani da vaccinare, la domanda non è stata accolta e le vaccinazioni in azienda non sono state ancora autorizzate.

Se la quantità di vaccini accrescerà, alla Lombardia sarà finalmente concesso di distribuire una parte delle dosi alle imprese, in modo che abbiano la possibilità di agire in maniera totalmente autonoma per tornare quanto prima alla normalità, soprattutto quelle che si trovano maggiormente esposte al rischio contagio.

Vaccinazione di tutti i lombardi entro giugno 2021

Letizia Moratti, assessore al Welfare, ha ribadito l’importanza di vaccinare tutti i cittadini lombardi entro giugno 2021 e che tale obiettivo sarebbe stato facilmente raggiungibile, poiché in Lombardia, già da aprile dello stesso anno, si è verificato sia l’arrivo del vaccino di Johnson & Johnson, sia l’innalzamento dell’età per AstraZeneca.

Ha, inoltre, aggiunto che, con la distribuzione delle dosi alle aziende, il Sistema Sanitario Nazionale beneficerebbe di notevoli sgravi, poiché le suddette si avvarrebbero del proprio personale sanitario.