Spazi e sicurezza: Milano non è adatta ai più giovani

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Milano Notizie –  Milano non è un paese per giovani. Se questo è vero per l’Italia, Milano non fa eccezione. Secondo la classifica pubblicata dal Sole24Ore, la capitale della moda non sarebbe attrattiva per le fasce più giovani della popolazione, proprio quelle che dovrebbero costituire il motore dell’economia del paese. La classifica tiene in considerazione 3 fasce di età: anziani, giovani e bambini.

La classifica tiene in considerazione vari parametri, diversi per ogni fascia di popolazione che si prende in considerazione. Ad esempio, se per un anziano è più importante la presenza di geriatri, di infermieri o l’assistenza domiciliare, per valutare la qualità di vita dei giovani ha sicuramente più importanza presenza di bar e discoteche o la percentuale di laureati sulla popolazione 25-39; per un bambino invece è più importante che ci siano abbastanza pediatri o asili nido.

Il risultato finale è una media fra tutti i punteggi conseguiti in ciascun parametro. Ebbene, è proprio su queste ultime due fasce di popolazione che Milano sembra lasciare a desiderare, il che sembra anche abbastanza sorprendente vista la vocazione contemporanea e cosmopolita della città.

Milano e bambini: un cattivo rapporto

Stando a quanto riporta il quotidiano, la città si posizionerebbe in sessantesima posizione con una valutazione pari solo a 387,6, dietro ad Aosta, come qualità della vita dei più piccoli.

Quali sono le ragioni di un risultato cosi deludente? Stando alla classifica, il problema principale sarebbero gli spazi abitativi. In altri parametri, collegati alla qualità di vita dei più piccoli, come ad esempio gli asili e gli sport, Milano non va infatti affatto male.

Un altro problema riguarda invece il sistema educativo. Classi troppo affollate, che fanno sprofondare la città nella classifica. Infine, un problema che tradizionalmente affligge la città, è quello della criminalità. E infatti, per quanto riguarda i delitti denunciati a danno dei minorenni, Milano non se la passa affatto bene.

Si tratta di dati indicativi ma che è necessario prendere con le pinze. Giusto per fare un esempio, il maggior numero di delitti denunciati contro i minori potrebbe dipendere, oltre che da un tasso di criminalità effettiva più alto, anche da una tendenza a denunciare di più rispetto a quanto avviene in altre città italiane.

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Milano e i giovani

Il capoluogo Lombardo, secondo il quotidiano di Confindustria, farebbe fatica non solo a soddisfare le esigenze di bambini e genitori, ma lascerebbe a desiderare anche per i più giovani. Nonostante sia indubbiamente una delle (se non la più) città più moderne, innovativi e accattivanti di Italia, sono vari i problemi che la affliggono e che vanno a pesare direttamente sulle fasce più giovani della popolazione.

Uno dei problemi principali riguarda i canoni di locazione, che risultano scollegati (in negativo!) rispetto al costo della vita. Abitare al centro per un giovane risulta quasi impossibile, e infatti la città si posiziona in cinquantacinquesima posizione per la discrepanza fra il centro e la periferia sotto il profilo dei canoni di affitto.

La capitale della moda non spicca nemmeno per indice di imprenditoria giovanile e per la percentuale di imprese che fanno e-commerce. Tuttavia, il quadro che emerge non è totalmente negativo, e la città tende comunque a cavarsela per numero di aree sportive ed età media al parto. L’offerta di bar e discoteche, sempre secondo la classifica, risulta essere poi particolarmente variegata e il tessuto economico della città riesce a garantire un tasso di disoccupazione giovanile fra i più bassi in Italia.