Sottosegretario governo M5s-Lega: controverso annuncio sui “Criceti di Satana”

Il Sottosegretario alla presidenza del governo M5s-Lega accusa i “Criceti di Satana” di promuovere il tribalismo perseguendo pulizie etniche. Il 23 dicembre, Luciano Barra Caracciolo, sottosegretario agli Affari Europei del governo formato da M5s e Lega, ha pubblicato un tweet in cui afferma che i “Criceti di Satana” hanno un’agenda globale perseguente il tribalismo malthusiano che mira a pulizie etniche a livello mondiale al fine di soddisfare i bisogni egoistici delle élite sociopatiche. Caracciolo, noto per le sue posizioni euroscettiche, ha suscitato una certa sorpresa con questo discorso anti-globalista che fa riferimento ai “criceti di Satana”.

Reazioni ironiche al tweet del sottosegretario sui “I Criceti di Satana mirano a pulizie etniche”

Il tweet ha suscitato molte reazioni ironiche da parte degli utenti di Twitter. Alcuni hanno paragonato la mentalità complottista di Barra Caracciolo a quella del filosofo Diego Fusaro, mentre altri hanno scherzato che i criceti abbiano danneggiato il cervello del sottosegretario. Luca Bottura, sulla rivista Repubblica, ha menzionato il tweet nella sua sezione “marziani”, commentando sarcasticamente: “I criceti di Satana. Deve essere l’effetto degli sgravi sulle birre”.

Carriere politiche e accademiche di Luciano Barra Caracciolo

Luciano Barra Caracciolo ha ricoperto il ruolo di vicesegretario generale a Palazzo Chigi durante il secondo governo Berlusconi. È stato anche presidente della Sesta sezione del Consiglio di Stato e ha insegnato come visiting professor in alcune università degli Stati Uniti. È noto per la sua forte critica nei confronti dell’euro e per aver auspicato più volte l’uscita dell’Italia dalla moneta unica. Inoltre, Caracciolo è un sostenitore della teoria cospirazionista nota come “Hazard Circular”.

La teoria Hazard Circular è stata resa celebre dal poeta Ezra Pound e si riferisce a una lettera che circolava nei circoli finanziari di Londra alla fine del XIX secolo. La lettera afferma che il controllo sull’emissione della moneta è più efficace nel controllare il livello dei salari, ovvero i costi per mantenere in vita la forza lavoro, rispetto allo schiavismo.