Quali negozi sono aperti in zona rossa a Milano?

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L’Italia resta suddivisa fra arancione e rosso anche da lunedì prossimo, con Lombardia e Milano che restano in zona rossa, una delle notizie di Milano in tempo reale che più interessa ai milanesi. Restano quindi attivi restrizioni e divieti più ferrei, per cercare di contenere la pandemia.

Le misure di contenimento in zona rossa Milano

Quando una zona passa al colore rosso, allora le regole diventano più rigide. Sono molto pochi gli spostamenti concessi e questi devono essere giustificati mediante autocertificazione, il documento in cui si motivano le ragioni per cui ci si muove. Le restrizioni si fanno più precise e severe, per l’incolumità di tutti.

Le uniche attività che rimangono aperte sono farmacie, supermercati, tabacchi, edicole, negozi per l’infanzia, perché sono attività che forniscono beni di prima necessità. Locali, bar, musei, teatri, cinema, negozi per la cura della persona e altre attività commerciali non avranno la possibilità di rimanere aperte, perché non fanno parte di tale categoria, non essendo indispensabili.

Ristoranti, caffetterie, pub et similia sono categoricamente chiusi. Tuttavia è consentito l’asporto oppure la consegna a domicilio, ma solo fino alle ore 22. Stretta anche per i centri commerciali, che non saranno accessibili nel fine settimana, festivi e pre-festivi.

Non sarà possibile visitare amici, parenti e congiunti. Tutte queste misure per l’intero mese di Marzo ed Aprile.

Che cosa è concesso e cosa no in zona rossa?

Zona rossa è sinonimo di severità. Gli spostamenti che possono essere fatti sono limitati allo stretto necessario, ed è severamente vietato muoversi della propria regione. Le uniche ragioni per cui ci si può spostare fra regioni sono lavorative e di salute. Non è concesso muoversi verso seconde case o muoversi per altre ragioni non necessarie, senza fare riferimento alle ordinanze lombarde. Tutto questo serve per cercare di contenere la nuova ondata di Covid-19, soprattutto nella regione lombarda, che fin dall’inizio è sempre stata la zona più colpita.

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I locali di svago, come bar e ristoranti ed annessi, purtroppo, non garantiscono sicurezza, sono luoghi dove sono inevitabili assembramenti. Non si può nemmeno uscire per passeggiare, ma solo per allenarsi. I luoghi adibiti allo sport non devono distare dal proprio domicilio e bisogna farlo con le dovute precauzioni, mantenendo le distanze di sicurezza, avvalendosi degli strumenti di protezione, quali mascherine e guanti. L’orario consentito per l’allenamento è sempre 5-22.

Restrizioni a Milano in vista delle festività pasquali

Nemmeno durante le festività pasquali si potrà abbassare la guardia. Le autorità competenti hanno varato una serie di regole per evitare quanto più possibile spostamenti e un calendario con indicate tutte le date di apertura e chiusura delle attività. Durante le feste è necessario essere ancora più diligenti.

L’organizzazione del Governo, per quanto riguarda Sabato Santo, Domenica di Pasqua e Lunedì di Pasquetta, è la seguente: fino al 2 Aprile, l’Italia rimarrà ancora suddivisa in zone arancioni e zone rosse. Nei giorni seguenti, 3, 4 e 5 Aprile, quindi i giorni in cui solitamente si festeggia animosamente, non ci sarà nessuna distinzione, e tutto il territorio nazionale sarà area rossa. Vi è una piccola eccezione. Nei giorni appena elencati c’è la possibilità di spostarsi verso case di amici e parenti, movimenti extra a quelli già messi a disposizione. Lo spostamento, però, è consentito solo se l’abitazione privata si trova nella stessa regione, il numero massimo di persone, per nucleo familiare e non, che possono muoversi è di 2 e che l’orario in cui si svolge la visita si trattenga fra le 5 del mattino e le 22 di sera. Il tutto accompagnato da autocertificazione.

Faq e Governo

Ricapitolando, sono vietati tutti gli spostamenti, tranne che nei casi di lavoro, necessità e salute, non ci si può muovere all’interno della propria regione e del proprio comune a prescindere dal colore, è doveroso avere con sé per ogni movimento l’autocertificazione, le uniche attività aperte sono quelle che svolgono un lavoro essenziale. Il Governo comunque, ha predisposto delle FAQ che riepilogano dettagliatamente cosa è concesso e cosa no e come comportarsi in questa situazione, nonché la possibilità di chiedere, in caso di dubbio, al numero unico 1500.