Movida violenta in Corso Como, interviene il governo

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News Milano

I casi di efferata violenza che si sono verificati negli ultimi tempi a Milano hanno suscitato lo sgomento e la paura nei giovani e in tutti i cittadini della capitale, come pure nelle alte personalità della classe politica.

Gli episodi di violenza continuano a ripetersi con tale costanza e gravità, da richiedere provvedimenti urgenti dai palazzi di potere. A causa di vergognosi episodi di stupro negli anfratti del Duomo di Milano, delle rapine perpetrate con il Taser e di accoltellamenti in corso Como, il pieno centro della movida, i milanesi ormai temono di circolare liberamente nella loro città.

Salvini: della violenza a Milano se ne discuta in Parlamento

Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana invoca “più divise, anche quelle dell’esercito”, mentre il leader della Lega Matteo Salvini, dal tono più deciso, chiede che l’ondata di violenza, che sembra stia travolgendo il capoluogo meneghino, sia affrontata in Parlamento.

La Ministra degli Interni Luciana Lamorgese, nel corso di un vertice in Prefettura a Milano dello scorso 7 febbraio, ha promesso la mobilitazione di 255 poliziotti, 140 carabinieri e 65 finanzieri freschi di corsi e tirocini, oltre ai 500 vigili del fuoco promessi dal sindaco Giuseppe Sala, per combattere l’incresciosa situazione in quel di Milano.

D’altro canto, il sindaco Sala ha accusato il centrodestra di enfatizzare e sfruttare gli episodi di violenza, “ormai circoscritti e in calo”, per finalità meramente elettorali. In risposta, non si è fatta attendere la voce di Salvini su Twitter, che ha affermato che “ministro e sindaco fanno solo chiacchiere ma risultati zero” e ha ribadito la necessità di portare in discussione nelle aule di Montecitorio i fatti di Milano.

Dal Comune di Milano

Intanto, si è levata la voce dell’assessore alla sicurezza Marco Granelli del PD, il quale ha ribadito che, nei centri di maggiore aggregazione e divertimento, sono state già posizionate un buon numero di divise per rinforzare la sorveglianza, ma evidentemente non è stato sufficiente: “Occorre – ha dichiarato – che vengano dispiegati interventi e interforze nei luoghi con maggiore incidenza di episodi di violenza, come è stato fatto con successo in piazza Duomo, sia di giorno che di notte”.

Nel contempo, però, Granelli sollecita i colleghi della Regione ad adoperarsi più incisivamente per la causa, dato il ruolo che ricoprono nella gestione dei problemi sociali, psicologici e sociosanitari delle famiglie e dei giovani. E ancora: “Sarebbe il caso di implementare interventi straordinari come ai tempi della Legge Turco, con fondi stabili per tutti e canali privilegiati per le grandi aree urbane”.

Dalla Regione Lombardia

Il governatore Fontana ha rimarcato su Facebook la necessità di intraprendere azioni immediate e concrete per stroncare l’ondata di episodi violenti durante la movida. Inoltre, ha ribadito, che servono più forze dell’ordine e militari dell’esercito da dispiegare per infastidire i delinquenti e tutelare la sicurezza dei cittadini nel territorio.

Dal Senato

Anche la senatrice Licia Renzulli ha dato il suo contributo alla causa della violenza nel capoluogo lombardo sostenendo che bisogna garantire la sicurezza dei cittadini a tutti i costi. Inoltre, ha aggiunto che lo stato deve garantire una costante ed efficace presenza per scongiurare il ripetersi di altri gravissimi episodi di violenza, come quelli accaduti nei giorni scorsi. E che i suoi cittadini meritano di vivere la loro città in un clima di maggiore sicurezza.

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Movida a Milano: il parere di consiglieri comunali e assessori regionali

Anche l’ex candidato sindaco, il pediatra consigliere comunale Luca Bernardo, ha dichiarato che è assolutamente necessario che si intervenga con molta più decisione nelle zone della movida. “La presenza di militari – dichiara – deve essere compresa nel piano di tutela del territorio”. Peraltro, ha ventilato la possibilità di ricorrere anche alla tecnologia come deterrente per i delinquenti: il posizionamento di telecamere, lungo le strade della movida, potrebbe essere un ottimo dissuasore contro episodi di violenza, richiedendo la collaborazione dei commercianti del posto.

La replica dall’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato non si è fatta attendere, poiché ritiene che schierare i militari in strada subito sia il primo passo indispensabile da compiere.