A Milano serve il Salone del Mobile 2021

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Milano, Salone del Mobile 2021 a rischio

Notizie Milano – Dopo la cancellazione dell’edizione 2020 per causa pandemia Covid-19, è a rischio anche l’edizione del Salone del Mobile 2021.

<< Si è evidenziata la volontà da parte delle aziende di rinunciare a partecipare al Salone di settembre, rendendo difficoltoso dar vita a una manifestazione di qualità, rappresentativa del Settore nel suo insieme. Quello che conta per me è la comune volontà d’intenti, che è venuta a mancare >>
Con queste parole Caludio Liuti si dimette dalla presidenza del Salone del Mobile dopo una rottura interna a Federlegno Arredo riguardo la volontà di organizzare l’edizione 2021 del Salone del Mobile.

La situazione preoccupa, sembrarono infatti mancare effettivi intenti organizzativi e con ciò emergono timori da tanti settori inerenti al mercato del Salone del Mobile. La situazione pandemica, seppur in netta attenuazione non è ancora risolta. Il rischio di cadere nuovamente in ondate di contagi è ancora un elemento da prendere in considerazione, pertanto non è ancora possibile garantire con certezza lo svolgimento di manifestazioni fieristiche di notevole importanza come il Salone del Mobile. Per questo motivo Federlegno manifesta pessimismo sulla riuscita dell’edizione 2021. Il Salone del Mobile è attualmente in programma dal 5 al 10 settembre ma la mancanza di un programma definito non fa ben sperare e si teme che venga annullato.

L’importanza del Salone del Mobile di Milano

Con oltre 370.000 presenze annue provenienti 188 Paesi del Mondo, il Salone del Mobile si appresta alla sessantesima edizione con il rischio di essere definitivamente annullato anche per il 2021 così come accadde per la precedente edizione.
Il Salone del Mobile ha fatto la storia fieristica di Milano. L’ evento, tra i più importanti del mondo per i settori come legno, arredo e illuminazione, è stato per tanti anni palcoscenico di presentazioni, incontri e collaborazioni di notevole importanza. La città di Milano si veste ogni anno, in occasione del Salone del Mobile, a capitale mondiale del settore dell’arredamento, ospitando personaggi di notevole importanza rappresentativi del presente e del futuro dell’arredamento. Evento che unisce modernità, stile e tradizione, il Salone del Mobile, è una importante manifestazione di creatività, innovazioni, tecnologia, collaborazioni internazionali. Fiore all’occhiello degli eventi fieristici in Italia non può rischiare di scomparire.

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Pandemia e crisi del mercato del mobile

L’intero settore del Mobile ha subito una crisi molto forte nell’ultimo anno. Secondo un focus di Intesa San Paolo, è emerso che durante la primavera 2020 la crisi ha colpito duramente il settore e solamente durante l’estate, le aziende che fanno parte del settore sono riuscite in una lieve ripresa. Questo dato riguarda sia il mercato nazionale interno che internazionale.
La pandemia e le conseguenti misure di contenimento messe in atto dallo Stato per evitare il contagio e la diffusione del virus Covid-19, hanno portato le persone ad un cambio di consumi. Maggior tempo trascorso a casa ha spinto molte famiglie a preferire acquisti inerenti al settore dell’alimentazione, igienico sanitario e tecnologico. La necessità di home working, smart working e di didattica e formazione a distanza, ha portato ad investire e spendere denaro per la tecnologia, settore in forte crescita. Il mercato del mobile ha iniziato a risentirne, complice della crisi anche la chiusura delle frontiere. Come indicato dai dati Istat il calo è stato del 39%, dato molto preoccupante.

La crescita interna legata al mercato del mobile è in ripresa ma si tratta di un miglioramento ancora abbastanza lento Si stima che non riuscirà ad andare oltre al 2,9%, mentre riguardo la domanda estera è previsto che faccia registrare una crescita di circa il 3%. Dati molto bassi che sono previsti ad aumentare grazie al sostegno anche Bonus Mobili. Riconfermato dalla Legge di Bilancio per il 2021, il Bonus, prevede un innalzamento del tetto massimo di spesa incrementandolo pari al 60% rispetto quello attuale fissato a 16.000 euro.
“Le stime parlano di una crescita dei consumi relativamente al comparto mobili. Con un tasso medio annuo del 4,7%. I nuovi scenari disegnati dalla pandemia, porteranno gli utenti ad una maggiore cura per l’arredamento della casa, che si è trasformata anche in un luogo di lavoro e di studio. È importante sottolineare, però, che nonostante la ripresa del settore del mobile, nel 2021–2022 i ritmi saranno molto lenti e non sufficienti a riuscire a recuperare totalmente la flessione registrata nel 2020. È probabile, secondo le previsioni, che si debba aspettare almeno al 2023 per poter tornare a livelli molto vicini a quelli precedenti la pandemia” dichiara Massimiliano Grimaldi, direttore di Pianetadesign. Ottimisto quindi per la ripresa del settore che necessità però di un sostegni e supporto. La perdita di un evento come il Salone de Mobile sarebbe sicuramente un grande ostacolo alla risalita del settore del mobile e di quelli ad esso correlati.

La rabbia di commercianti e albergatori

Quando si parla di Salone del Mobile, trattandosi di un evento che attira tantissime persone e diverse categorie professionali, si parla di una serie di settori che rischiano di essere danneggiati qualora l’evento venisse realmente annullato. Nonostante il Governo abbia dato segnali di fiducia per la ripartenza di eventi fieristici, non si hanno ancora certezze. Questa mancanza di sicurezza sullo svolgimento dell’evento potrà portare molti imprenditori nel settore del mobile a fare marcia indietro sulla partecipazione all’evento. D’altra parte, un settore che non può più permettersi di perdite è quello alberghiero turistico. Manifesta così la sua grande preoccupazione Maurizio Naro, il presidente della Federalberghi: “Milano Le sempre più insistenti voci dietro le quinte di questi giorni di un Salone del Mobile rimesso in discussione e annullato sono un colpo molto duro. Nonostante il Governo abbia dato la tanta attesa notizia del ritorno delle fiere e dei congressi in presenza, gli imprenditori dell’arredo italiano, cui la pandemia non ha creato gli stessi gravi danni subiti invece dal comparto turistico, pensano che l’investimento per partecipare al prossimo Salone non sia indispensabile per i propri bilanci. Ma qui non si parla di bilanci in nero o in rosso. Si parla di quale ritorno di immagine potrà avere l’Italia se anche questo evento, causa miopia, dovesse essere annullato”.

Dalla parte degli albergatori e della ripresa, le dichiarazioni del Presidente della Camera di commercio di Milano e Confcommercio “mettere in discussione il Salone del Mobile è un gravissimo errore. La campagna vaccinale che procede rapida e i protocolli di sicurezza permettono di guardare con ragionevole ottimismo all’appuntamento fieristico del 5 settembre. Il Salone del Mobile è una delle manifestazioni più importanti di Milano, coinvolge migliaia di imprese e produce un indotto di oltre 200 milioni di euro. Dopo lo stop dello scorso anno, la ripartenza della manifestazione ha un forte valore anche simbolico. La nostra città e il Paese hanno assoluto bisogno di segnali di fiducia per rimettersi in cammino e recuperare al più presto il terreno perduto”.