Conclusa Milano Fashion Week: i temi che hanno sostenuto l’edizione 2021

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News Milano – Si è appena conclusa, al di sopra delle più rosee aspettative, la Fashion Week 2021, che ha avuto luogo dal 21 al 27 settembre, per un totale di 204 eventi schedulati a calendario (157 in presenza e 47 digitali).

La tanto attesa Women Collection primavera/estate 2022 ha portato una ventata di novità e di positività, connettendo la città meneghina al resto del mondo: le più acclamate capitali mondiali, passando da Londra, a New York e Tokyo, in diretta web, hanno potuto ammirare le ultime tendenze della moda italiana che si sono rincorse nelle più belle sfilate che si siano viste negli utimi Anni.

La bellezza delle sfilate milanesi si fa digitale

La Camera Nazionale della Moda ha messo a disposizione una piattaforma digitale “milanofashionweek.cameramoda.it”, offrendo possibilità di seguire digitalmente, in tempo reale, questa straordinaria kermesse di moda, in un susseguirsi serrato e psichedelico di sfilate, manifestazioni ed eventi. Basti pensare che nella quarta giornata , in diretta dagli studi televisivi milanesi, Alicia Keys in persona, in collegamento con cinque città del mondo, ha presentato 11 collezioni frutto del lavoro creativo ed eterogeneo di diverse brand di moda, usufruite simultaneamente da più di 30 piattaforme tra social media, e-tailer, siti web e canali media.

Il venerdì è stata la volta della Guest Star, Victoria Song, protagonista del collegamento Milano-Shanghai, sotto l’insegna della casa di moda Prada: il messaggio subliminare che si è potuto leggere è quello di Milano, cuore della moda, che si fà montagna e va in Oriente, se l’Oriente, come Maometto, ha preferito aspettare. La parola d’ordine è stata quella di aprire tutti i canali di comunicazione, sensoriali, emotivi, visivi, digitali affinchè la moda italiana arrivi a tutti coloro che sono ancora in grado di percepire la bellezza.

Il pubblico presenzia alle sfilate

La Milano Fashion Week ha rappresentato il ritorno degli eventi nella loro forma “fisica”: sotto l’occho vigile della Madonnina e nel più rigoroso rispetto delle normative anticontagio, sono state quattro le giornate di sfilate in presenza, a cui si è aggiunta una domenica totalmente digitale.

Complice il desiderio di rinascita post-pandemia, gli stilisti hanno incentrato le loro creazione sul desiderio della donna di mostrarsi al mondo, in modo originale e creativo, per poter esprimere al meglio la sua personalità: abiti, calzature, accessori, hanno portato con sè richiami al gusto passato ed idee avveniristico, che si sono mischiati armonicamente, donando alla donna un ruolo di primo piano sul palcoscenico delle passerelle e della vita.

Com’è la donna della rinascita?

È una donna borghese ma ribelle, sportiva ma chic, emancipata ma consapevole: Max Mara la valorizza tramite abiti da lavoro impreziositi dalla sofisticatezza pret a porter, canottiera da basket abbinata a sandali dalla suola spessa in crêpe, senza dimenticare i classici abiti eleganti di sartoria ed i cappotti colorati e reversibili.

Una donna che ha la magia del passato ma è moderna e proiettata verso il futuro: Alberta Ferretti, nella sua collezione, la rappresenta utilizzando manifatture artigianali e lavorazioni preziose, dove spesso ricorre l’icona della farfalla, simbolo della metamorfosi e della nuova vita, dove il passato non scompare ma si fa futuro.
Una donna contemporanea, ma nostalgica degli anni 70, dove freschezza e colore dominano in stivali pantaloni ampli, gilet e cappotti multicolor. Questa è la donna portata in passerella dalla collezione Fendi.

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I protagonisti del gran galà della moda

In questa settimana all’insegna dell’outfit -must have della primavera-estate 2022, si è stati trepidanti spettatori di grandi ritorni, come quello Roberto Cavalli, sotto la direzione creativa di Fausto Puglisi.
Presenti per la prima volta a calendario i marchi Colville, Cormio, Quira, Andreadamo, Defaince by Nicola Bacchilega, Roberto Di Stefano, Aniye By, Iuri, Traffico, Radica Studio, Airin Tribal e ATXV.

Emporio Armani ha compiuto il 40° anno di carriera, proprio nei giorni della Fashion Week e l’ha festeggiato nello stile che gli si addice maggiormente, che è un misto di sensualità ed eleganza ma, questa volta, ha voluto anche sorprendere, proponendo capi rosa geranio, fluidi e lievi, come l’acqua cristallina del mare, diafani ed impalpabili come l’aria e dai contorni morbidi come le Mongolfiere della Cappadocia.

Accanto ai grandi della moda e a coloro che si affacciavano per la prima volta in questo caleidoscopio di stoffe e profumi, non potevano mancare le giovani promesse del futuro: le luccicanti passerelle milanesi hanno dato amplio spazio alla sfilata di “Milano Moda Graduate“, che propone le creazioni dei più talentuosi studenti provenienti dalle più famose scuole di moda italiane.

Quali sono le principali nuove tendenze che hanno dominato le passerelle?

Questo prestigioso palcoscenico della Milano Fashion Week, si cui da pochi giorni é calato il sipario, porta ancora con sè l’eco delle nuove tendenze che sono state proposte da tutti i brand più o meno famosi: il costante richiamo agli anni 2000 in abiti dalla sensualità trattenuta e mai ostentata, i bracciali al bicipite, la giacca in pelle da motociclista, foulard come copricapo o legato al collo, maglieria crochet e le scarpe platform, la mini skirt e i micro shorts, presentate insieme a giacche di tessuto abbinate, reggiseni, bikini e bralette come sottogiacca, frange, lunghe fila di paillettes, glitter, stampe floreali, maniche a imbuto, lacci e pizzi.

La Fashion Week come nuova primavera portatrice di ottimismo e speranza

Le novità di queste collezioni si rivolgono al mondo intero per portare un messaggio di ottimismo e di speranza, urlandolo a squarciagola, come fa chi è stato troppo tempo soffocato dal buio: nel pubblico, che ha assistito a questa celebrazione di stile ed eleganza, si è voluto ispirare empatia, come un invito a mettersi nei panni degli altri; mentre nella vita di tutti i giorni si è voluta portare la straordinarietà.