Il legame tra Milano e il Giro d’Italia vanta oltre un secolo di storia e affonda le sue radici nel lontano 1909: una data di certo non casuale come sanno bene tutti gli appassionati del ciclismo perché riguarda il primo Giro d’Italia. Le otto tappe del 1909 attraversano parte dell’Italia: Bologna, Chieti, Napoli, Roma, Firenze, Genova e Torino ma il capoluogo lombardo ha un posto d’eccezione poiché rappresenta l’avvio (da piazzale Loreto) e la fine. L’avvio è fissato per le 2.53 del 12 maggio 1909 e il rientro a Milano avviene 18 giorni dopo, dopo oltre 2000 chilometri percorsi. Il primo a tagliare il traguardo fu Luigi Ganna, divenuto leggenda del ciclismo.
Milano è stata inizio e fine del Giro per oltre mezzo secolo, fino al 1960. Da quell’anno in avanti sono cambiati sia i luoghi di partenza che quelli di arrivo anche se il capoluogo lombardo ha sempre il suo peso all’interno del Giro d’Italia e la corsa alla maglia rosa finisce spesso nella città che ha dato origine alla corsa. Lungo il percorso sono privilegiate le cosiddette tappe classiche, anche se dal 1963 in avanti è sempre presente almeno una tappa cronometro: sono proprie queste talvolta ad essersi rivelate decisive per l’attribuzione della maglia rosa e nelle edizioni del 2012 e del 2017 si sono corse proprie a Milano.
L’ultimo Giro d’Italia che ha avuto la sua fine a Milano (l’inizio a Torino) è quello del 2021, quando a trionfare fu il colombiano Egan Bernal. L’edizione del 2022 invece si è conclusa a Verona e la maglia rosa è andata all’australiano Jai Hindley: si è trattato di una delle poche edizioni che hanno visto la partenza al di fuori dei confini italiani, in questo caso si è scelto Budapest. Per ritrovare l’ultima vittoria di un italiano è necessario risalire al 2016 con il trionfo di Vincenzo Nibali, che ha tagliato il traguardo torinese dopo oltre 3000 km percorsi.
Nell’edizione 2023 del Giro d’Italia invece è Milano la grande esclusa: la partenza è fissata con una cronometro individuale in Abruzzo, in particolare in corrispondenza della Costa dei Trabocchi. L’arrivo è invece programmato a Roma al termine delle 21 tappe totali: gli oltre 3000 i km da percorrere ed i 51400 metri di dislivello sommando tutto il percorso rendono questa corsa come una tra le più difficili nel mondo del ciclismo, ma anche tra le più celebri.
Tra le quote su chi vincerà il Giro d’Italia 2023 è impossibile non notare due nomi che spiccano: Remco Evenepoel e Primoz Roglic. Difficile però trovare un italiano con concrete chance di successo: l’ultimo a trionfare è stato Nibali e dal suo ritiro al termine del 2022 non sembra essersi imposto nessuno in grado di sostituirlo. Grandi aspettative erano rivolte a Giulio Ciccone, che ha però recentemente comunicato di non poter partecipare a causa del Covid-19 che lo ha costretto a letto, compromettendo la sua preparazione al giro. Restano due grandi nomi che potrebbero sorprendere, anche se più avvezzi alle sfide nei velodromi: Filippo Ganna e Jonathan Milan.