Milano capitale della cybersecurity

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Milano News – La città di Milano studia un piano contro gli attacchi hacker. Da poco è stato sigillato un accordo tra la regione Piemonte, il Policlinico di Milano, Intesa San Paolo e l’Esercito Italiano. Lo scopo è quello di installare in città una serie di nodi che impediscano eventuali attacchi hacker.

Come funziona il nuovo sistema di sicurezza

La città di Milano desidera diventare la capitale della cybersecurity a livello europeo. L’accordo stipulato a giugno di quest’anno prevede la creazione di una rete dati basata sulle tecnologie quantistiche. Una vera novità, soprattutto se si considera che al mondo non esiste nulla di simile. Questa tecnologia garantirà non solo la protezione dei dati attuali, ma il progetto sarà a lungo termine.

Le tecnologie di crittografia esistenti sono destinate a morire con l’avvento dei computer quantistici. Pertanto, questi computer sono molto più veloci nell’elaborazione dei calcoli necessari a violare una rete e, di conseguenza, diventerà più semplice per gli hacker rubare i dati.

Partner del progetto sono anche Intesa San Paolo e l’Esercito Italiano, proprio per testare direttamente sul campo le funzionalità richieste da due settori che trattano dati particolarmente sensibili.

Un progetto in fase sperimentale

Il progetto di Cybersecurity varato rischia di ritrovarsi parecchia concorrenza. La città lombarda spera di essere la prima, ma si ritroverà a fare i conti con le aziende e gli enti che hanno già testato il trasferimento di dati con crittografia quantistica.

Tuttavia, la città sta cercando di andare oltre, studiando il trasferimento di dati non solo da un singolo punto ad un altro, ma studiando anche altre applicazioni possibili.

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Anche se l’accordo è stato appena varato, il progetto è partito già l’anno scorso e Milano prevede l’installazione dei primi cinque nodi, che saranno in comunicazione costante tra di loro, già nei prossimi mesi.
La distribuzione prevede 2 nodi presso il campus del Politecnico, un nodo presso la caserma Santa Barbara, uno presso l’azienda Aria e un altro nella sede di Intesa San Paolo.

Il Politecnico di Milano crede così tanto nel progetto da aver già depositato ben due brevetti, per evitare un’eventuale copia futura. Ma anche in vista di ulteriori sviluppi. Infatti, la maggior parte delle aziende italiane e degli enti governativi utilizzano sistemi provenienti da alcuni stati esteri.

All’interno di questo progetto la più grande concorrente di Milano è l’Asia, che già da anni studia questa tecnologia. Tuttavia, il vantaggio che ha la capitale lombarda è quello di aver pensato e strutturato una rete più ampia, veramente unica al mondo.

La sicurezza informatica

La cybersecurity è un tema molto caldo, soprattutto negli ultimi anni. Questo è, infatti, un campo dove sempre maggiori aziende e governi stanno investendo, al fine di proteggere i propri dati.
La crescente gestione tecnologia porta inevitabilmente a cercare sempre nuove soluzioni per la protezione dei dati.

Fabrizio Sala, assessore all’Innovazione e Ricerca della regione Lombardia, ha dichiarato: “Puntiamo ad essere, entro i prossimi tre anni, tra le prime regioni in Europa nel campo della cybersicurezza. Con questo progetto parliamo di un’infrastruttura sicura e veloce per la trasmissione e la condivisione di dati, con la quale sarà possibile sviluppare e sperimentare le più avanzate tecnologie di sicurezza per applicazioni di trasferimento dati in ambito finanziario, amministrativo, sanitario e di intelligence“.