Gli investimenti culturali della New European Bauhaus piacciono a Sala

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Che cos’è il New European Bauhaus?

Notizie Milano – Il nuovo Bauhaus europeo si caratterizza per essere un’iniziativa molto creativa e soprattutto interdisciplinare che ha come obiettivo quello di creare uno spazio di incontro al fine di progettare futuri e innovativi modi di vivere, fondati su di una sorta di mix tra arte, cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia.

La volontà di Milano di far parte del New European Bauhaus

Il progetto ha di recente trova il parare favorevole del sindaco della città di Milano, Beppe Sala, in corsa tra l’altro per un secondo mandato.

L’interesse della città di Milano per il New European Bauhaus, fa si che il Green Deal si avvicini ai luoghi della città di Milano e richiede uno sforzo collettivo da parte di tutti al fine non solo di poter immaginare ma certamente anche di costruire un futuro che si prospetta sempre più caratterizzato dalla sostenibilità, dall’inclusività e soprattutto dal concetto del bello per l’anima e per la mente.

Il significato di bellezza e inclusività

All’interno del progetto del New European Bauhaus, spiccano due termini in particolare, ovvero il concetto di bellezza e d’inclusività.

Bellezza, in questo caso, sta a intendere la presenza di spazi inclusivi e accessibili a tutti, nei quali il dialogo tra diverse culture, discipline, generi ed età diventa un’opportunità di crescita e sviluppo al fine di poter immaginare un luogo, o anche più luoghi, migliori per tutti. Il concetto si estende anche all’economia, e all’idea di uno sviluppo economico sostenibile, anch’esso inclusivo, nel quale la ricchezza è distribuita e gli spazi sono facilmente accessibili.

L’idea di bellezza qui rappresentata vuole anche significare trovare soluzioni che siano sostenibili, in grado di creare un dialogo tra il nostro ambiente edificato e quelli che sono i vari ecosistemi del pianeta. Significa quindi saper immaginare e realizzare di conseguenza degli approcci rigenerativi ispirati ai cicli della natura che rappresentano le risorse in generale e incentivano e proteggano allo stesso tempo anche la biodiversità.

Ancora, il concetto di bellezza del New European Bauhaus sta a significare delle esperienze che arricchiscono le persone e rispondono a specifiche esigenze le quali si muovono tutte oltre a quella che è la classica dimensione della materialità, ma trovano ispirazione nella creatività, nell’arte e nella cultura.

Bellezza e inclusività, nell’ottica dell’New European Bauhaus acquistano il significato di una diversità intesa essenzialmente come un’opportunità per imparare con gli altri e gli uni dagli altri.

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Il ruolo delle istituzioni

Ci si domanda, dinnanzi alla grande occasione che si presenta con il New European Bauhaus, cosa dovrebbero fare le istituzioni culturali in questo momento? Quali iniziative e provvedimenti dovrebbero assumere?

Il ruolo delle istituzioni e, nello specifico, degli istituti culturale è quello di portare nel campo del concreto tutte quelle che sono le idee e le iniziative presentate. Dare quindi vita ai progetti e ai programmi, aiutando in tal modo la società a trasformasi, in positivo.

Non solo, anche il mondo della formazione e quello dell’ istruzione si devono inserire prepotentemente all’interno del progetto e diventarne punti essenziali, indispensabili e principali.

Lo stesso discorso vale anche per il mondo dell’università e per quello della prima educazione: il progetto del New European Bauhaus si fonda essenzialmente sui due concetti principali del fare e del saper fare. Pertanto, il punto di vista dell’intera attività concentra la propria attenzione su quella che rappresenta l’importante fase performativa, sulle esperienze dei ragazzi e, in modo particolare, sulle connessioni e sulle intersezioni dei vari settori che i ragazzi devono scoprire di volta in volta.

Per quanto riguarda invece il nuovo modello di progettualità, quella che oggi abbiamo di fronte è una sfida caratterizzata da due elementi che devono essere collegati e interconnessi tra di loro: da un lato, infatti, abbiamo la scarsità delle materie mentre, dall’altro lato si presenta il digitale, con tutte le problematicità ma anche con tutte le occasioni che il suo impiego e utilizzo lascia prospettare.
Questi due profili, connessi tra di loro, rappresentano un’occasione fondamentale anche per quelle che sono le varie attività e funzioni di laboratorio: per questo motivo, al fine di creare e istituire un amviente di lavoro che possa essere quanto più creativo e stimolante, è necessario creare all’interno dei luoghi deputati all’istruzione e alla crescita un nuovo ambiente di lavoro che possa essere fondato su di un diversa visione globale di tutta la progettualità.

Quello della città che cambia, nel caso Milano, rappresenta un tema centrale e ciò, se da un lato per le nuove agende locali dei cittadini e per i fondi che arriveranno in futuro dall’Unione Europea i quali daranno un sensibile, decisivo e maggiore contributo alla competitività di tutte le principali città e capitali europee, comporta anche maggiori responsabilità.

Quella che è stata giustamente definita come la ri-progettazione degli spazi, rappresenta, in conclusione, un tema chiave, principale, che necessita per la sua analisi, il suo sviluppo e la sua realizzazione di un approccio di tipo multidisciplinare, che investa anche l’arte e l’architettura.