La Lombardia è famosa per la sua ricca varietà di dolci tipici, che soddisfano i palati degli italiani e dei turisti provenienti da ogni parte del mondo. Molti visitatori si recano in questa magnifica regione per esplorare nuovi luoghi e deliziarsi con le gustose specialità locali.
La pasticceria lombarda offre una vasta scelta di dolci, specialmente durante le festività. Oltre al celebre panettone, ci sono molti altri prodotti tipici della Lombardia e di altre regioni italiane che possono essere trovati in un catalogo di cesti natalizi online.
Tra i numerosi prodotti tradizionali della cucina lombarda, vale la pena soffermarsi sulla Sbrisolona e sul Pan de mej.
Il Pan de mej: una delizia dolce per la festa di San Giorgio
Il Pan de mej, anche conosciuto come pane di miglio, è un dolce tipico lombardo, di origine contadina e popolare, che viene solitamente gustato il 23 Aprile in occasione della festa di San Giorgio, protettore dei lattai. In questa data, infatti, venivano rinnovati i contratti e gli accordi tra i lattai e i mandriani, e per simboleggiare buon auspicio veniva offerta alla popolazione una tazza di panna accompagnata dal Pan de mej.
La sua preparazione prevede l’uso di farina di mais, farina di grano, burro, lievito, fiori di sambuco essiccati e zucchero a velo e semolato per guarnire il pane. In passato, veniva utilizzata la farina di miglio per la panificazione, in assenza di altri tipi di farine, ma a partire dal 1700 questa è stata sostituita con una miscela di mais e grano. Il risultato è un pane dolce e burroso, di colore ambrato all’esterno e friabile.
Il Pan de mej viene cotto in forno preriscaldato a 190° per circa 30 minuti. Può essere servito ammorbidito nel latte o accompagnato con della panna montata, a seconda dei gusti. Questo dolce è una delizia per il palato e rappresenta una tradizione culinaria molto apprezzata nelle province di Milano e non solo.
La Sbrisolona: un dolce povero diventato regina delle tavole milanesi
La Sbrisolona è il dolce per eccellenza delle tavole lombarde, nato come un semplice dessert contadino ed è oggi il simbolo della pasticceria mantovana. Questo dolce estremamente friabile, noto anche come Sbrisulada o Sbrisulina, è preparato principalmente con farina di mais e veniva servito per le occasioni speciali come matrimoni, nascite e feste di paese. Con l’arrivo della famiglia Gonzaga alla corte, il dolce è stato arricchito con nuovi ingredienti, come spezie e mandorle.
La versione originale prevedeva l’uso di strutto al posto del burro, nocciole invece di mandorle e una quantità maggiore di farina di mais. È spesso chiamato il “dolce delle tre tazze” perché prevede un’uguale quantità di farina di mais, zucchero e farina bianca, dosi misurate utilizzando una tazza.
La versione più diffusa prevede di tritare grossolanamente le mandorle, lo zucchero e le nocciole utilizzando un frullatore. La farina di mais viene poi disposta su una spianatoia insieme ad un pizzico di sale, ai pezzetti di burro e alla frutta secca frullata. Gli ingredienti vengono amalgamati con la punta delle dita senza mai compattarli, poiché il segreto sta proprio nel creare un impasto sbriciolato.
Successivamente, si aggiungerà la farina 00 all’impasto, conferendogli un aspetto ancora più sabbioso e asciutto. Aggiungendo gradualmente del vino bianco, il composto diventerà sabbioso ma più umido.
Per finire, si dovrà foderare una teglia con della carta da forno imburrata e infarinata, quindi inserire l’impasto sbriciolandolo tra le mani e facendolo cadere a pioggia. Prima di infornare il tutto a 180°C per circa 30 minuti, si potrà decorare con delle mandorle.
La Sbrisolona sarà deliziosa se spezzata con le mani e accompagnata da una crema al mascarpone.