Covid diffuso nelle città: Milano è ancora vulnerabile?

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News Milano – Nonostante la vaccinazione di massa abbia permesso una efficiente diminuzione di contagi e di ricoveri, alcune città europee, tra cui Milano, si trovano in una situazione ancora vulnerabile. Secondo infatti uno studio statistico effettuato dai ricercatori dell’università di Zhejiang in Cina e pubblicato dalla rivista Cities, buona parte delle maggiori città del Vecchio Continente stanno vibendo una situazione alquanto diffcile in termini di diffusione del virus. I ricercatori hanno infatti evidenziato che, al fine di una corretta limitazione del contagio, bisognerebbe in qualche maniera intervenire sulla progettazione delle aree urbane, permettendo quindi una migliore reazione a emergrenze sanitarie o pandemie.

Aumento dei contaggi nel capoluogo lombardo: quali sono le ragioni?

I dati raccolti da varie analisi effettuate negli ultimi mesi hanno evidenziato come, l’aumento dei contagi nelle principali metropoli europee sia dovuto soprattutto al trasporto publico locale, sistema di trasporto che purtroppo, nella maggior parte delle volte, non riesce a garantire un corretto distanziamento tra i passeggeri. Come anche riportato dal Comitato Tecnico Scientifico, Milano non fa eccezione ed essendo tra le città maggiormente controllate in ambito europeo, si è potuto constatare come un altissimo numero di infezioni sia stato causato proprio dai trasporti pubblici.

A conferma di questi dati, vi sono studi precendenti effettuati su altri visrus come ebola o influenza, per la quale anche restrizioni a viaggi internazionali si sono rivelate nella ma ggior parte dei casi totalemente inefficaci al fine di tenere sotto controllo il contagio, che è stato in seguito circoscritto a focolai isolati solo grazie alle limitazioni della circolazione locale.

L’altro fattore che ha contribuito, seppur in maniera minore, alla crescita dei contagi nel capolugo lombardo è senza dubbio la struttura della città e la densità urbana. Questi due elementi hanno infatti contribuito in maniera abbastanza decisa nella diffusione del virus e proprio urbanistica della città potrebbe continuare
a condizionare Milano anche nel futuro, proprio come è accaduto nelle precedenti pandemie.

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Perchè a Milano ci sono stati più contagi?

Se per un solo istante si abbandona il presente e si guarda al passato, ci si rende conto di come l’evolversi di varie malattie e lo sviluppo di pandemie come quelle di peste, di colera e di influenza spagnola abbia cambiato notevolmente le città, rendendole di fatto quello che sono al giorno d’oggi. Proprio queste terribile epidemie sono state la principale causa di moltissime opere di urbanistica, come il rinnovamento del sistema fognario di Londra, la costruzione di ampi boulevard a Parigi e lo smantellamento di numerose baraccopoli a Napoli.

Il più grande esempio di lotta alle epidemie viene quindi fornito dalla storia, che ha visto molte città essere obbligate a effettuare importantissimi cambiamenti strutturali al fine di poter fronteggiare al meglio futuri eventi di questo genere.
È quindi possibile guardare Milano una città danneggiata proprio dalla sua stessa urbanistica, proprio come le sopracitate Londra, Parigi e Napoli. Nello stesso modo di queste tre città, Milano dovrà quindi anch’essa pensare a un rinnovamento strutturale, atto a contenere la sovrappopolazione che da anni danneggia la città.

Come combattere il contagio?

Secondo vari studiosi, gli aspetti relativi alla progettazione urbana sono l’elemento fondamentale per pianificare città resilienti a future minacce sanitarie. Ovviamente però, pianificare nuovamente l’urbanistica di Milano in un tempo immediato è affare impossibile. Nonostante ciò, potrebbero però esserci alcune accortezze che l’amministrazione comunale potrebbe suggerire per contenere il contagio.

Argomento principale sono sicuramente i mezzi pubblici, che secondo il parere di vari esperti, dovrebbero ridurre la capacità dei posti disponibili, incrementare le corse durante l’ora di punta e favorire l’acquisto dei biglietti online. Un grosso aiuto potrebbe essere dato anche dai mezzi di trasporto “green”, come biciclette o monopattini, che però necessiterebbero di infrastrutture adeguate come piste ciclabili che permettano a ogni cittadino di poter girare la città senza dipendere dal trasporto pubblico in maniera eccessiva.
La direzione da seguire è quindi chiara e va verso una città più a misura d’uomo, più efficiente e cosa più importante rispettosa dell’ambiente