Atm Milano sciopero venerdi 17 febbraio 2023

Da domani, venerdì 17 Febbraio 2023 i lavoratori del settore del trasporto pubblico incroceranno le braccia in tutta Italia, con uno sciopero generale proclamato dal sindacato Usb lavoro privato. La protesta rischia di paralizzare i mezzi pubblici nelle maggiori città del Paese, tra cui Milano. I sindacati hanno denunciato il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori e la vendita di servizi di trasporto di bassa qualità. La richiesta è di una parificazione contrattuale tra aziende pubbliche e private, una maggiore tutela sulla sicurezza sul lavoro e il blocco delle spese militari. L’agitazione di venerdì 17 febbraio servirà per far sentire la voce dei lavoratori del trasporto pubblico e ribadire l’importanza di un servizio pubblico di qualità, che risponde alle esigenze dei territori e tutela la dignità dei lavoratori.

Sciopero Metropolitana Milano: venerdì 17 Febbraio 2023

Il traffico milanese rischia di essere paralizzato a causa dello sciopero dei lavoratori di Atm, che prenderanno parte all’agitazione indetta dal sindacato Usb lavoro privato. Nella giornata del 17 Febbraio 2023, i mezzi pubblici della città, tra cui cinque linee metropolitane, autobus e tram, potrebbero subire importanti rallentamenti o addirittura fermarsi. Al momento non è ancora chiaro per quanto tempo si protrarrà lo sciopero, ma è probabile che si rispettino le consuete fasce di garanzia.

Lo stop dei trasporti pubblici potrebbe rappresentare una grande sfida per la città, con migliaia di pendolari costretti a trovare alternative di trasporto per andare al lavoro oa scuola. Tuttavia, è importante riconoscere il diritto dei lavoratori di manifestare per ottenere migliori condizioni di lavoro e di salario. In ogni caso, si spera che le parti possano trovare un compromesso che permetta di evitare o limitare gli effetti dello sciopero sui cittadini.

Il prossimo sciopero dei trasporti pubblici a Milano sta per creare non pochi disagi per i pendolari che si spostano in città. Secondo quanto riportato dal sito del Ministero delle Infrastrutture, il blocco potrebbe interessare i mezzi dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 in poi. Questo potrebbe significare che le persone che devono andare al lavoro o che hanno appuntamenti importanti potrebbero avere difficoltà a trovare un mezzo che li porti a destinazione.

Come accaduto in passato, gli scioperi dei mezzi pubblici a Milano hanno causato notevoli problemi per la mobilità urbana. L’ultimo sciopero si è verificato a fine gennaio ed è stato indetto dalla sigla Cobas. In quell’occasione, la tratta extraurbana della linea verde M2 ​​si era fermata durante le ore di punta del mattino, mentre nel pomeriggio la linea era stata chiusa completamente.

Non è ancora chiaro se gli orari del blocco saranno rispettati dalle fasce di garanzia, ma è probabile che i mezzi pubblici subiranno dei rallentamenti e delle interruzioni durante tutto il giorno. Questo potrebbe portare a lunghe attese per i pendolari che cercano di raggiungere i loro posti di lavoro o le loro destinazioni in città.

Il sindacato Usb lavoro privato ha annunciato le ragioni dello sciopero che si terrà questo venerdì in tutta Italia nel settore del trasporto pubblico. In una nota, il sindacato ha espresso la necessità di un servizio pubblico sicuro e dignitoso, che risponde alle reali esigenze dei territori e che sia sano e rispettoso degli operatori del settore. La sigla ha denunciato il susseguirsi di rinnovi contrattuali “farsa” e di aumentare salariali irrisori, in cambio della crescente svendita dei diritti, sottolineando la necessità di rimettere al centro la qualità della mobilità cittadina e del lavoro.

Il sindacato Usb lavoro ha inoltrato uno sciopero generale dei lavoratori del trasporto pubblico per venerdì 17 Febbraio 2023. Il motivo dell’agitazione è la richiesta di una parificazione contrattuale tra aziende pubbliche e private, la presentata dell’orario di lavoro e una maggiore tutela sulla sicurezza e salute sul lavoro. Inoltre, il sindacato ha denunciato l’operato del governo Meloni, accusato di infliggere ulteriori tagli al fondo nazionale dei trasporti per un importo di circa 356 milioni di euro nel triennio 2023/2025.

In questi ultimi tempi, molte organizzazioni sindacali hanno chiesto a gran voce la riduzione delle tariffe dei servizi pubblici. Non solo, molti lavoratori del settore del trasporto pubblico hanno sollevato la questione dell’applicazione contrattuale di primo e secondo livello per i neoassunti e la necessità di modificare il criterio degli appalti e subappalti per garantire servizi di alta qualità e lavoro dignitoso. Inoltre, l’ossessione per il risparmio sta bruciando fior di soldi pubblici, che potrebbero essere destinati ad altri servizi. È quindi necessario fare pressione sul governo per garantire un servizio pubblico di qualità a prezzi accessibili per tutti.

Il prossimo sciopero generale dei lavoratori del settore del trasporto pubblico, proclamato dal sindacato Usb lavoro privato, ha numerose richieste e rivendicazioni. Tra queste ci sono la sicurezza dei lavoratori e del servizio con l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, il salario minimo per legge di 10 euro l’ora, il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, e il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali.