Notizie Milano – Dante e arte contemporanea sono un connubio insolito che però è riuscito a diventare protagonista della grande mostra organizzata all’interno del parco di City Life. ‘L’amor che move il sole e le altre stelle’, è questo il titolo del nuovo progetto di arte pubblico, organizzato nell’ambito delle celebrazioni dantesche, che sarà visitabile per l’intero mese di giugno nel parco di Citylife a Milano.
Come si è riusciti però a coniugare questi due argomenti apparentemente così distanti? Alla domanda ha risposto il direttore artistico del progetto Massimiliano Finazzer Flory, noto drammaturgo, regista e attore, che ha spiegato quali sono le tre ragioni che legano Dante all’arte contemporanea, i fili conduttori dell’intera mostra. La prima motivazione è rappresentata dall’esilio, proprio come Dante, infatti, l’arte è spesso ‘esiliata a volte da se stessa, dalle relazioni, dalla committenza o dalla domanda’ anche se l’esilio alcune volte come nel caso Dante può rappresentare una vera opportunità. Altro punto in comune è quello della tecnica e dell’invenzione, fondamentali nell’arte e ampiamente dimostrati dal Sommo Poeta nella scrittura della Divina Commedia. ‘Infine’, conclude il direttore artistico della mostra, ‘l’ultima, l’arte pubblica: io credo che volgere il ‘volgare’ in comunicazione sia una delle possibilità dell’arte contemporanea’.
La mostra a Milano rappresenta anche un’altra occasione per celebrare e ricordare Dante nel 700º anniversario dalla sua scomparsa che si è tenuto quest’anno. Undici gli artisti che, sotto la guida del direttore artistico precedentemente citato e della curatela esecutiva di Irene Sofia Comi e Rossella Farinotti, hanno preso parte al progetto: Alice Ronchi, Alice Padovani, Marco Nereo Rotelli, Velasco Vitali, Patrick Tuttofuoco, Roberto Cacciapaglia, Michelangelo Pistoletto, Michela Lucenti e Giovanni Gastel, compianto maestro della fotografia. Accanto alle opere degli artisti affermati, sarà possibile ammirare i lavori di due giovani artisti emergenti under 35 selezionati dal market place online italiano per le gallerie d’arte, il sito kooness.com con la collaborazione di ARTE Generali.
La celebre terzina conclusiva della cantica del Paradiso dà il nome alla mostra che tramite l’arte contemporanea percorre e esplora i temi principali dell’opera letteraria di Dante Alighieri. Le stesse tematiche fanno da filo conduttore ai lavori esposti all’interno della mostra; differenti e unici invece sono le tecniche utilizzate, i materiali scelti e gli esiti creativi. Si parte dunque dall’opera introduttiva firmata da Michela Lucenti, Fermata tre colori, una pensilina che segna, al lato di un sentiero interno al parco, la linea 33 in ‘Piazza Tre Colori’: la fermata non serve però per prendere un autobus bensì come punto di riferimento, come mappa attraverso la quale orientarsi e trovare le opere esposte nel parco di CityLife.
Diversi sono i generi e le categorie di opere esposte tra il verde del parco tra queste troviamo Sintonizzatore di decongestione ambientale, l’opera interattiva realizzata da Matteo Vettorello e Cammino stellare l’opera sonora a cura di Roberto Cacciapaglia. Terzo Paradiso è invece il titolo scelto per il suo lavoro dall’artista Michelangelo Pistoletto, mentre Beatrice e il Poeta è la fotografia realizzata dal compianto Giovanni Gastel. La cantica del Paradiso è protagonista nell’opera Paradisi a cura di Velasco Vitale nella quale sono rappresentati trentatré uccelli in bronzo patinato posati su altrettanti alberi all’interno del parco.
Altro tema presente nelle opere di Marco Nereo Rotelli e di Alice Roncati, rispettivamente dal titolo Il sole e le altre stelle e SOLE/SUN, è il riflesso aureo. Lo sguardo è invece protagonista dell’opera realizzata dall’artista Alice Padovani dal titolo Lo sguardo sospeso/The suspense gaze. Torna il Paradiso Dantesco nel lavoro curato da Lucia Cristiani dal titolo Silt Prophecy, mentre il tema dell’opera Drop the body curata da Patrick Tuttofuoco è la trascendenza.