Partito e funzionante con successo il “taxi solidale” di Milano, il nuovo servizio completamente gratuito di trasporto pubblico dedicato alle fasce più deboli.
Gli organizzatori di questo progetto hanno spiegato che il servizio è attivo già da un po’ di tempo 24 ore su 24 e che è stato confermato per un periodo massimo di sei mesi (quindi fino a Settembre), dopodiché verrà interrotto fino ad esaurimento fondi.
Ma chi sono le fasce più deboli che potranno usufruire del servizio? Si parla di anziani (over 65), minori, persone con disabilità e in generale tutti i cittadini con difficoltà socio-economiche che verranno individuate grazie alla rete di Milano Aiuta.
Promotrice di questo progetto è la fondazione europea Guido Venosta, che ha fornito un budget di 1 milione di euro per coprire le corse dei radiotaxi milanesi 024040, 028585, 026969 e le associazioni Tam, Unione artigiani, Satam, il Comune di Milano e Taxiservice.
Come funziona il taxi solidale? Occorre chiamare Milano Aiuta allo 020202 e si verrà immediatamente messi in contatto con i taxi che, al momento richiesto, metteranno a disposizione un’auto. Si può anche effettuare una prenotazione che, però, non deve superare i tre giorni. Ma telefonare non è l’unico modo disponibile. Infatti, si può anche attivare il servizio taxi di default per linea mobile o fissa, inviando un breve SMS o scrivere direttamente su Whatsapp o Telegram per prenotare il taxi.
Da parte di Radiotaxi, la più grande Cooperativa Radiotaxi di tutto il Nord Italia, non può esserci altro che orgoglio nel far parte di un’iniziativa solidale così importante a favore dei milanesi più bisognosi.
Il progetto permette di aiutare le fasce più deboli, ma aiuta anche i tassisti, che sono in elevata difficoltà in questo periodo, a riavere un lavoro attivo, permettendogli anche di aiutare il prossimo. Quest’anno il progetto è solo sperimentale, ma se il servizio sarà utile e riscontrerà successo potrebbe essere esteso anche al personale medico e paramedico e addirittura per accompagnare i cittadini a fare i vaccini nei centri specializzati.
Parla anche l’assessore al Welfare Gabriele Rabaiotti, che definisce l’iniziativa “un altro importante segnale di attenzione verso i più deboli, una dimostrazione di aver scelto la solidarietà come modo per ridare forza alla nostra città“. Si è pensato alle ragazze e ai ragazzi disabili che devono raggiungere ogni giorno i loro centri, agli anziani, ai volontari che continuano a recarsi al domicilio delle persone in isolamento che faticano a uscire di casa, per aiutarle.
La Fondazione Venosta, nata nel 2000, è diretta proprio dal nipote di Guido Venosta (che tra le tante cose è stato uno degli fondatori di Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che ha guidato dal 1966 al 1996), Giuseppe Capriotti, che racconta di aver preso spunto appunto dal nonno e di aver applicato la sua concretezza a questo progetto: “ho voluto coinvolgere il mondo dell’economia reale, abbinando il lavoro di una categoria in difficoltà, i tassisti, al sociale, con l’assistenza per fasce di persone disagiate. Inoltre, questo intervento ha anche come obiettivo quello di proteggere e aiutare a decongestionare il trasporto urbano a Milano“.
La notizia è arrivata anche ai tassisti di altre città, in particolare a Napoli che, dopo aver saputo, hanno avviato un corteo di protesta sulla Tangenziale. In particolare, centocinquanta taxi hanno iniziato un corteo da Capodichino alla sede della regione per protestare contro il mancato sostegno alla loro categoria e le promesse non rispettate durante la pandemia. I tassisti hanno ormai perso le speranze e non vedono un futuro per la loro attività.
Anche Roma, come Milano, ha messo a disposizione lo stesso servizio in ambito vaccinale, volto ad accompagnare le persone bisognose a vaccinarsi in caso di mancato sostegno.